DOMANDA
Mio marito (28 anni) ha avuto la prima crisi epilettica a luglio 2006 curata con clobazam poiché si pensava ad una crisi isolata. Invece a ottobre 2006 ha avuto una seconda crisi epilettica (sempre crisi focale secondariamente generalizzata). Ha così iniziato ad assumere carbamazepina senza più avere crisi. A maggio 2010 ha smesso gradualmente (seguito dal neurologo) e non ha più avuto crisi, fino a lunedì scorso. Martedì ha quindi ricominciato carbamazepina insieme con clobazam. Se la cura aveva funzionato nel 2006 funzionerà anche questa volta oppure, avendo avuto questa recidiva, il farmaco è più difficile che faccia effetto?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Angelo Zilioli, Neurologo
La carbamazepina è un farmaco molto efficace nell'epilessia, in particolare nelle forme focali. In questa forma di epilessia le crisi partono da una zona del cervello per poi diffondersi o meno a tutto il tessuto cerebrale (cioè generalizzando). In una prima fase vi possono essere quindi movimenti involontari di un arto o di un emivolto, formicoli, disturbi visivi, allucinazioni, alterazioni dello stato di coscienza. Quindi con la "generalizzazione" vi è la perdita di coscienza con clonie e irrigidimento degli arti, morso dellla lingua, rilascio degli sfinteri. Segue la fase post-critica con ripresa della coscienza che rimane però alterata (confusione). Il farmaco sarà sicuramente efficace, come in passato, nel controllo delle crisi.
Angelo Zilioli
Neurologo
Dal 1997 esercita presso il reparto di neurologia dell’Azienda Ospedaliera di Lodi. È responsabile dell’USS Stroke Unit.
Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia, dove si è anche specializzato in Neurofisiopatologia.
Le sue principali mansioni e responsabilità sono: gestione delle urgenze neurologiche, attività di reparto, attività ambulatoriale (ambulatorio neurologico divisionale e ambulatorio delle cefalee e cerebrovascolare II livello), neurofisiologia (elettromiografia, potenziali evocati).
Ha particolare esperienza nella cura e diagnosi delle cefalee e della malattia cerebrovascolare acuta.
Ha partecipato alla realizzazione di pubblicazioni e ricerche scientifiche, tra cui:
- Romani, R.Bergamaschi, R.Callieco, M.Versino, A.Zilioli, V.Cosi “Riproducibilità e variabilità test-retest dei parametri dei potenziali evocati multimodali” Congresso della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, Alghero 1992, 81
- E. Vitelli, P. Banfi, L. Ghersi, A. Zilioli, L.M. Faggi “Stroke rivelatore di mixoma atriale sinistro” Atti del III Congresso Nazionale di Cardioneurologia, Pavia, 27-29 settembre 1993
- L. Guri, P. Banfi, E. Vitelli, L. Ghersi, A. Zilioli, L.M. Faggi “La sindrome amnesica nell’occlusione bilaterale delle arterie cerebrali posteriori (sindrome di Dide e Botcazo): presentazione di due casi” Atti della IV Riunione Annuale della Sezione Lombarda della Soc. It. di Neurologia, Mantova, 3 aprile 1993
- P. Banfi, E. Vitelli, L. Ghersi, A. Zilioli, L.M. Faggi “Episodi sincopali a semeiologia simil-epilettica” Atti del III Congresso Nazionale di Cardioneurologia, Pavia, 27-29 settembre 1993
- R. Bergamaschi, A. Romani, R. Callieco, A. Zilioli, M. Versino, F. Zappoli, M. Benazzo, V. Cosi “interessamento dell'ottavo nervo cranico nella sclerosi multipla (SM): studio longitudinale di un caso con BAEP e RMN” Congresso della Società Italiana dI Neurofisiologia Clinica, Perugia 1994, 203
- E. Vitelli, A. Zilioli, B. Riccardi. L.M. Faggi “Un caso di PROMM (Proximal Myotonic Myopathy)” Atti del Convegno SIN-SINC “I disordini del movimento”, Rovigo, 14-15 aprile 2000
- Romani A, Bergamaschi R, Versino M, Zilioli A, Callieco R, Cosi V. Circadian and hypothermia-induced effects on visual and auditory evoked potentials in multiple sclerosis. Clin Neurophysiol. 2000 Sep;111(9):1602-6
- S. Iurlaro, A. Zilioli. L’ictus giovanile: uno studio retrospettivo (poster XXXVII Congresso nazionale SIN. Bari 15-18 Ottobre 2006)