DOMANDA
Da settembre a oggi ho avuto 4 ascessi alla ghiandola del Bartolino, quindi mi è stato proposto di asportarla. Io prenderò seriamente in considerazione quest'ipotesi se mi ricapitasse, perché nel frattempo ho notato che questi episodi si sono manifestati sempre poco dopo la depilazione fatta con la ceretta. Quindi ora smetterò, se dovesse comunque capitare allora, mio malgrado, me la farò asportare. L'asportazione può creare dei problemi? Non ho molta chiarezza in merito perché sento sempre pareri discordanti, io ho 29 anni e mi è capitato di sentirmi dire che non sarebbe il caso. Oltre a questo secondo lei la depilazione laser può crearmi lo stesso tipo di problema?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
La ghiandola di Bartolino è una ghiandola simmetrica posta alla base del grande labbro destro e sinistro. Produce secrezioni utili alla lubrificazione dell’ambito vaginale. Talora però il suo dotto si occlude, il liquido non esce, la ghiandola si può ingrossare e, se si infetta, si può formare un ascesso. La scelta del tipo di intervento va valuatata caso per caso. A volte basta la semplice attesa con alcuni impacchi caldo-umidi decongestionanti o creme antinfiammatorie, che fanno regredire l’ingrossamento della ghiandola oppure la fanno spontaneamente aprire e svuotare del suo contenuto. A volte può servire la semplice marsupializzazione, che consiste nella apertura chirurgica della cisti o dell’ascesso e nell’effettuare una sutura circolare attorno alla ferita, in modo che non si chiuda e permetta una perfetta asciugatura e sclerotizzazione dell’area. Quando la ghiandola è ingrossata e non ascessualizzata si può procedere alla sua asportazione in toto.
Le conseguenze sono solitamente modeste, salvo il fatto che il problema può ripresentarsi dalla parte opposta. La procedura della depilazione può risultare irritante per la zona e diventare concausa della sviluppo di cisti ed eventualmente ascesso. La depilazione laser, potendo essere definitiva, potrebbe limitare il problema o farlo sparire.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.