DOMANDA
Un esame radiologico effettuato qualche giorno fa riporta segni di artrosi sacro-coccigea con sclerosi delle limitanti somatiche contrapposte e minuta osteofitosi somatomarginale. Minima listesi anteriore di C1. Il mio medico curante mi ha parlato di artrosi senza spiegarmi in cosa consiste e quali ripercussioni possa avere su una ragazza di 21 anni. Mi è stato detto inoltre che ho una lombalgia e il nervo sciatico infiammato. Il mio quadro clinico dove mi porterà? Che conseguenze deve aspettarsi, anche a lungo termine, una ragazza giovane come me? Ma soprattutto, è indicato fare sport, quindi movimento, oppure meglio evitarlo?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
L'artrosi in giovane età può essere la conseguenza di una ereditarietà genetica familiare oppure può essere l'effetto di sforzi importanti che il paziente ha dovuto effettuare nel corso della sua prima giovinezza (tra questi anche allenamenti per sport agonistici). In questi casi è molto importante lavorare dal punto di vista funzionale, in primis con un osteopata che reimposti la funzionalità del sistema globalmente. A seguire suggerirei tecniche di autoallungamento (Mezieres, Souchard) insegnate da un fisioterapista. Le stesse si possono effettuare a lungo termine presso il proprio domicilio abbinate a un'attività sportiva aerobica che non sottoponga a stress la colonna in toto (per esempio: pilates, nuoto).
Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.