Anticoncezionale per iniezione

DOMANDA

Io e la mia compagna da un po’ di tempo non viviamo bene la nostra sessualità perché non ci troviamo bene con i metodi contraccettivi, lei non riesce a prendere le pillole perché qualsiasi tipo di farmaco le provoca brutta voglia anche una semplice aspirina e con il preservativo non le piace, non riesce a tenere i cerotti e neanche l'anello, la spirale non vuole metterla insomma non ne va bene una, abbiamo scoperto per caso che esistono delle punture anticoncezionali, ma non riusciamo a trovare un ginecologo che le faccia, sa dove potremmo indirizzarci?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

In Italia al momento l’unica iniezione anticoncezionale possibile è quella con MAP (medrossiprogesterone acetato) da 150 mg, da farsi una volta ogni tre mesi. Il farmaco però non è registrato con questa indicazione nel nostro paese, quindi va usato sotto specifica responsabilità del medico che la effettua in accordo con uguale responsabilità della utente adeguatamente informata. Può essere prescritto anche dal medico di medicina generale. Il metodo è però comunemente utilizzato con l’indicazione anticoncezionale in altri paesi del mondo, in particolare per certi gruppi di popolazione (ad esempio le adolescenti che più facilmente scordano la pillola anticoncezionale per via orale). Resta inteso che si tratta comunque di un ormone, un progestinico, che può avere una piccola serie di effetti collaterali (es. possibile perdita di calcio osseo nelle adolescenti, effetti sul seno, stillicidi intermestruali ecc.), che vanno adeguatamente bilanciati con i benefici che se ne ricavano (ad esempio non c’è l’estrogeno, non si usa per via orale ecc.). Tra gli strumenti che lei ha citato non c’è l’impianto sottocutaneo di progestinico, che può essere inserito nel sottocute dell’avambraccio non dominante e può restare in sito per tre anni. In ogni caso sempre di un progestinico si tratta. Quanto al preservativo, tenga presente che esiste anche il preservativo femminile, che è fatto di materiale plastico (e non di lattice), se quello maschile non fosse gradito.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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