DOMANDA
Avrei alcune delucidazioni da chiedere sulle allergie, o meglio sullo shock anafilattico:
le allergie da polline possono portare a dei veri e propri shock anafilattici? È possibile che l'anestesia locale praticata dal dentista dia origine ad uno shock anafilattico anche se fin da piccola non ho mai avuto problemi e le avrò fatto 20 o 30 volte? Un antibiotico preso più volte nel corso della vita può ad un certo punto provocare uno shock anafilattico? Ho fatto i test alimentari e non sono allergica a nulla. I prick test hanno dato come esito una sensibilità al colore rosso e una pelle ricca di istamina. Un'allergia alimentare può svilupparsi anche se i test sono negativi e provocare uno shock anafilattico?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marco D'Agostino, Allergologo
Potenzialmente tutte le sostanze hanno un potere allergizzante. Lo sviluppo della sensibilizzazione dipende dall'interazione tra il nostro sistema immunitario e la sostanza estranea, che può essere "tollerata", pertanto nessuna reazione (come nel soggetto non allergico) o dare "altra reazione" (come nel soggetto allergico). Il sistema immunitario a un primo contatto con la sostanza estranea (allergene) produce una risposta anticorpale di tipo IgE mediato che metaforicamente consideriamo la "serratura" della reazione allergica. Lo stesso allergene a un secondo contatto si comporta come una "chiave" e quando incontra la propria serratura, "gira" e innesca la risposta allergica. Lo shock anafilattico è tra le più gravi reazioni allergiche in quanto può comportare, se non adeguatamente e prontamente trattato, il decesso del paziente. Gli allergeni in causa possono essere farmaci (esempio penicillina e derivati), veleno di imenotteri (esempio api e vespidi) e alimenti (esempio arachidi).
I polliniinalanti ambientali non causano anafilassi, ma possono innescare episodi di asma acuto grave con gravi rischi per la salute del paziente. Gli attuali anestetici locali sono farmaci scarsamente allergizzanti pertanto molto raramente sono causa di anafilassi; l'averli usati senza reazione deve tranquillizzarLa ulteriormente. Gli antibiotici (es penicillina), invece, possono causare reazione più frequentemente degli anestetici, infatti l'utilizzo deve sempre essere su indicazione del medico che in base alla sua storia clinica modula la terapia tenendo conto delle prescrizioni pregresse ed eventuali reazioni correlate. Con storia clinica negativa e test negativi per alimenti non vedo un rischio di sviluppare uno schock anafilattico.
Marco D'Agostino
Allergologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1995, è dal 1999 specialista in Allergologia e Immunologia Clinica e, dal 2007, in Igiene e Medicina Preventiva. È esperto di malattie allergiche (respiratorie, cutanee, farmaci, imenotteri) e intolleranze alimentari, sia per adulti, sia per bambini.
È in servizio presso l’Ospedale Maggiore di Lodi ed esercita privatamente.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è firmatario di pubblicazioni scientifiche.