DOMANDA
Pochi giorni fa per curare un raffreddore a mio figlio di 6 anni ho fatto aerosol - e non suffumigi - con fisiologica e la punta di un cucchiaino da té di bicarbonato. Il giorno dopo documentadomi su internet ho letto di possibili danni ai bronchi e polmoni per quanto eseguito con polveri concentrate di bicarbonato, di alcalosi metabolica, pleurite, edema polmonare ecc. Sono molto preoccupato: posso aver compromesso l'apparato respiratorio e in generale lo stato di salute di mio figlio?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Il bicarbonato ha proprietà antisettiche e calmanti, per questo viene usato per le inalazioni o suffumigi da molto tempo. L'aerosol, eseguito con l'apposito apparecchio, è ugualmente una terapia inalante, con la differenza che la dispersione delle molecole di farmaco nel gas inalato è resa omogenea dall'apparecchio. È utile in genere per molecole più grosse, la cui dispersione e omogeneizzazione sarebbe altrimenti difficile. Per il bicarbonato, molecola di piccole dimensioni e ben solubile in acqua, non è necessario l'aerosol, bastano i suffumigi. Non ha arrecato alcun danno a suo figlio, né a breve né a lungo termine.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.