DOMANDA
Sono una giovane mamma con un bimbo di 2 anni intelligentissimo; ha iniziato a parlare prestissimo e già dice tutto. L'unico problema è che da 2 settimane circa ha iniziato ad avere delle crisi di nervi senza motivo, comincia a urlare e piangere anche per un'ora consecutiva. Non lo sa nemmeno lui cosa vuole: mi dice che vuole stare in braccio ma nel frattempo mi chiede di farlo scendere, mi dice di sedermi ma nel frattempo vuole che mi alzi. Da cosa può dipendere questo suo comportamento?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
I 2 anni sono l'età del capriccio per eccellenza. Fa parte della crescita: il graduale distacco dalla simbiosi con la madre si esprime anche così. Il capriccio, per sua definizione, non è razionale né logico, né prevedibile. Fanno capricci anche i bambini più acuti e più svegli. Qualcuno ne fa pochi, altri ne fanno in continuazione. La risposta del mondo adulto fa la differenza nella loro evoluzione. Non enfatizziamo il significato del capriccio, ma cerchiamo comunque di capirlo: cioè chiediamoci se ci sono motivi che possono aver modificato il comportamento di un bambino, ma non colpevolizziamoci troppo per una fase fisiologica della sua crescita. Un bambino che ha parlato presto e che dimostra, in altri aspetti, una maturità superiore alla norma non è immune da questo passaggio. Anzi, il crederlo più grande di quello che è potrebbe essere un ostacolo e non un vantaggio: il caricarlo di aspettative potrebbe renderlo più nervoso e fragile. La reazione deve essere ferma e autorevole: meglio evitare strilli e modi bruschi da parte dell'adulto, ma dimostrare disapprovazione per il modo con cui il piccolo si sta esprimendo; nello stesso tempo, però, dimostrare sincero interesse per ciò che lo ha contrariato. Dobbiamo farlo sentire amato e capito, ma dobbiamo comunicare disapprovazione per il modo con cui si esprime. Gradualmente, con il tempo, i capricci si riducono e la via di comunicazione più razionale prende lentamente corpo per tutti.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.