Tanta ginnastica. E le vene ringraziano

Mantenere in piena efficienza il sistema venoso si può, anzi si deve. Il segreto è muoversi il più possibile. Esercizi salva-gambe da eseguire in qualunque momento.

Se siamo costretti a stare per lungo tempo in piedi o seduti, cambiare spesso posizione e, quando si può, tenere sollevate le gambe: aiuterà il sangue venoso a defluire verso il cuore.

Ma è il movimento costante e frequente la vera medicina per le nostre vene: hanno pareti più sottili delle arterie e non sono in grado di contrarsi. Per questo, hanno bisogno dell’azione di pompa dei muscoli.

Nella seguente tabella sono riassunti alcuni esercizi, da eseguire in diverse posizioni (sdraiati, seduti o in piedi), che verranno spiegati in dettaglio nei successivi paragrafi.

Posizione posturale Esercizi
Da sdraiati

Flessione delle caviglie

Rotazione delle caviglie

Flessione delle ginocchia al petto

Pedalata

Da seduti

Sollevamento dei talloni

Sollevamento delle punte dei piedi

Sollevamento delle gambe al petto

Rotazione delle caviglie con la gamba alzata

In piedi

Alzarsi in punta di piedi o sollevare le punte rimanendo appoggiati solo sui talloni e riappoggiare la pianta del piede a terra

Alzarsi in punta di piedi tenendo una gamba davanti all'altra. Spostare il peso del corpo avanti e indietro

Quando siamo sdraiati

Prima di dormire e appena svegli dedichiamo qualche minuto al nostro circolo venoso. Con un cuscino sotto i polpacci per sollevare un po’ le gambe.

  • Flettere in avanti e indietro le caviglie per una ventina di volte.
  • Disegnare dei cerchi facendo ruotare le caviglie, dieci volte verso l'interno e dieci verso l'esterno.
  • Stendere le gambe in alto e disegnare dei cerchi con le caviglie, dieci volte verso l'esterno e dieci verso l'interno.
  • Appoggiare di nuovo le gambe sul cuscino e, con le mani dietro la nuca, flettere al petto prima un ginocchio e poi l’altro, per venti volte.
  • Con le braccia lungo i fianchi, “pedalare” in aria per 20-30 secondi.

Se stiamo tanto seduti

Costretti dal lavoro a restare ore e ore davanti a un computer? Niente paura: ecco alcuni movimenti da eseguire, a intervalli regolari, a beneficio delle nostre vene.

  • Sollevare i talloni e riportarli a terra velocemente per una quindicina di volte. Poi sollevare le punte e rimetterle a terra, insieme o alternando i piedi, per una quindicina di volte.
  • Tenendosi al bordo posteriore della sedia e inclinando il busto leggermente indietro sollevare le gambe al petto e riportarle a terra per una quindicina di volte.
  • Nella stessa posizione, portare in avanti una gamba semidistendendola, toccare terra con la punta del piede e ritornare nella posizione di partenza; ripetere con l'altra gamba per trenta volte in tutto.
  • Sempre tenendosi alla sedia, alzare una gamba ruotando la caviglia dieci volte in senso orario e dieci in senso antiorario. Quindi ripetere con l'altra caviglia.

Esercizi in piedi

Anche stare fermi, in piedi e a lungo, non aiuta il sangue a risalire verso il cuore. Cerchiamo quindi, anche se non possiamo muoverci dal nostro posto, di attivare la pompa muscolare di tanto in tanto.

  • Alzarsi in punta di piedi rimanendo brevemente sulle punte, scendere lentamente poggiando tutto il piede a terra. Sollevare le punte rimanendo appoggiati solo sui talloni, per poi tornare alla posizione di partenza. Ripetere la sequenza dieci volte.
  • Alzarsi in punta di piedi tenendo una gamba davanti all'altra. Spostare il peso del corpo avanti e indietro per una decina di volte. Quindi portare avanti l’altra gamba e ripetere.

In movimento

Ovviamente camminare o svolgere un altro tipo di attività fisica dinamica è ancora meglio: mette in moto tutti i muscoli, con una azione più completa.

Per questo, appena è possibile, camminiamo: rinunciamo all’auto e ai mezzi pubblici ogni volta che si può, oppure lasciamo l’auto un po’ distante dalla nostra meta o scendiamo dall’autobus alla fermata prima.

Ricordandoci di camminare di buon passo: passeggiare lentamente e con frequenti soste non fa altrettanto bene alle gambe.

Quando è possibile, aggiungiamo movimenti delle braccia e respirazione: inspirare slanciando le braccia in alto ed espirare riportandole lungo i fianchi.

A cura della redazione

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