Quando succede tendiamo a stare a letto o in poltrona per non sentire male. Eppure il dolore scompare prima con un’adeguata attività fisica.
Un dolore dai mille volti
La lombalgia, il termine medico per indicare il mal di schiena, può assumere diverse forme e manifestarsi come dolori di diversa natura e localizzazione.
Esistono poi due tipologie ben distinte: una forma cronica e una forma acuta. Se per quest'ultima forma l'esercizio fisico non dà risultati degni di nota, essendo probabilmente causata da un evento traumatico, per il mal di schiena cronico, la forma più grave, alcuni studi hanno invece dimostrato che l’attività fisica può giovare.
È importante quindi individuare la natura del dolore alla schiena di cui si soffre, chiedendo sempre e in ogni caso consiglio al medico o allo specialista.
Di sicuro però, quando insorge il mal di schiena, è bene evitare di stare sdraiati o in poltrona per troppo tempo. Il dolore non passa prima, anzi. Fare quattro passi potrebbe addirittura alleviare le forme acute.
Esercizi utili per una pronta guarigione
Gli esercizi possono essere effettuati su base individuale, o sotto supervisione di un professionista, come un fisioterapista. Nell'intervento terapeutico si annoverano, in generale, particolari esercizi, tra cui lo stretching, ma anche forme di attività aerobica.
I seguenti quattro tipi di esercizio sono importanti per il benessere fisico generale e possono essere utili anche contro il dolore alla schiena. È bene ribadire che per compierli nel modo giusto è fondamentale chiedere un parere al medico.
Flessioni. Gli scopi delle flessioni, che consistono in pratica nel piegarsi in avanti, sono i seguenti:
- allargare gli spazi tra le vertebre, riducendo così la pressione sui nervi;
- rafforzare i muscoli della schiena e delle anche;
- rafforzare i muscoli addominali e delle natiche.
Gli esperti pensano che rafforzare i muscoli dall’addome porti alla riduzione del carico che grava sulla colonna.
Attenzione però: se il dolore alla schiena è causato da un’ernia al disco vertebrale, concordare prima con il medico sulla conduzione degli esercizi di flessione, perché questi possono aumentare la pressione all'interno del disco, peggiorando quindi il problema.
Estensioni. Negli esercizi di estensione il movimento di piegamento è all’indietro. Questi esercizi possono minimizzare il dolore radiante, quello che dalla schiena si irradia in altre parti del corpo.
Un esempio di esercizio di estensione, che va eseguito dalla posizione supina, è quello di flettere una gamba verso il petto ed abbracciarla, mantenendo la posizione per 30 secondi.
Lo stesso esercizio può essere effettuato flettendo entrambe le gambe. Oppure, dalla posizione seduta, flettere il busto in avanti facendo “cadere” le braccia rilassate verso il basso, e mantenere la posizione per 30 secondi.
Stretching. L'obiettivo degli esercizi di stretching è sforzare e migliorare l’allungamento dei muscoli e degli altri tessuti molli della schiena. Lo stretching può ridurre la rigidità della schiena e migliorare la capacità di movimento.
Attività aerobica. L’esercizio aerobico implica un battito cardiaco elevato e il mantenimento di questa frequenza cardiaca per un periodo di tempo determinato.
Per problemi alla schiena si dovrebbero evitare esercizi che richiedono la torsione o una vigorosa flessione in avanti del busto. In generale, vanno privilegiate le attività a basso impatto, specie in presenza di problemi ai dischi vertebrali.
Si consiglia quindi un’attività come una corsa continua per trenta minuti oppure la stessa attività suddivisa in sessioni di dieci minuti l’una. Tuttavia, per la sua stessa natura, l'occasione di condurre un'attività aerobica deve essere subordinata al consulto medico.
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