DOMANDA
Sono alla 24 settimana di gestazione e soffro da sempre di una grave forma di reflusso esofageo con ernia iatale e con esofagite, laringite e faringite. A causa del reflusso dormo in un letto con schienale sollevato e in posizione supina. Ora apprendo da cose lette che sembra che dormire supina possa arrecare danni al feto. Ci sono reali rischi? Purtroppo con il letto con schienale così sollevato, sul fianco proprio non rieco a dormire e se abbasso lo schienale il reflusso peggiora.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
Il problema correlato con la posizione supina è quello che l’utero potrebbe comprimere la vena cava e ipoossigenare la mamma. In realtà durante il sonno è probabilmente impossibile stare sempre fermi nella stessa identica posizione, per cui anche se una donna parte a dormire supina in realtà probabilmente non mantiene costantemente questa posizione durante tutto il periodo del sonno. In linea di massima comunque la posizione consigliata per la donna gravida è quella sul fianco sinistro con le gambe leggermente piegate, che è quello con minori possibilità di compressione sulla cava e di compressione da parte dell’utero sugli altri organi intra addominali. Comunque a volte è meglio fare di necessità virtù, il che molto spesso diventa la soluzione più adeguata, come nel suo caso.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.