Uso del biancospino per ridurre ansia e frequenza cardiaca

DOMANDA

Ho 34 anni e ultimamente soffro di stati di ansia. I miei battiti cardiaci a
riposo spaziano tra gli 80 e i 95 al minuto, ma faccio presente che vari cardiologi hanno confermato che il cuore è sanissimo anche se un po' veloce. Volevo sapere se per ridurre ansia e frequenza cardiaca può essere utile assumere capsule di biancospino fiori e foglie in estratto secco titolato allo 0,5% in vitexina.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Il Biancospino come estratto secco titolato in vitexina è un ottimo rimedio cardiovascolare. Infatti esso rallenta i battiti cardiaci, migliora la forza contrattile del cuore e favorisce la vasodilatazione periferica, diminuendo quindi la pressione arteriosa quando è alta. Il Biancospino è il rimedio fitoterapico di elezione nei casi di nevrosi cardiaca e la dose media è di 250 mg al mattino al risveglio e 250 mg a metà pomeriggio, sempre a stomaco vuoto per un migliore assorbimento.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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