Valori corretti di cortisolo dopo test di Nugent

DOMANDA

In seguito a sintomi come perdita di massa muscolare e facile accumulo di grasso sulla zona del tronco, il mio medico mi ha prescritto degli esami ormonali dai quali è emerso un valore di cortisolo pari a 27 mcg/dl (rif. 6,70-22) e di un Acth di 41,8 pg/ml (rif. <46). A questo punto mi sono recato da un endocrinologo il quale mi ha prescritto di fare il test di Nugent dal quale è emerso un valore di cortisolo pari a 2,10 mcg/dl (rif. 6,70-22). L'endocrinologo mi ha detto di stare tranquillo perché il cortisolo è stato soppresso e di effettuare di nuovo gli esami a fine anno per monitorarne l'evoluzione. Chiedevo quindi soltanto una spiegazione dato che leggendo su internet ho capito che per scongiurare qualsiasi tipo di patologia si debba stare al di sotto degli 1,8-2 mcg/dl dopo soppressione.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Gregorio Guabello, Endocrinologo

In effetti come lei ha letto la soppressione con desametasone 1 mg prevede che il cortisolo delle 8 sia inferiore a 1,8 mcg/dl. In realtà questo Cut-off non è universalmente accettato e alcune linee guida pongono come Cut-off 5 mcg/dl anziché 1,8 e quindi, se teniamo conto di questo riferimento, il suo test sarebbe completamente negativo. Un bravo endocrinologo però deve tenere conto dei segni e sintomi dell'ipercortisolismo che devono essere attentamente valutati e indagati. Inoltre per complicare la questione le ricordo che esiste una forma subclinica di ipercortisolismo che determina conseguenze endocrino-metaboliche in assenza di segni obiettivi. Concludendo: se per lei il sospetto clinico è reale, consiglio di ripetere il test di Nugent e se il valore di cortisolo persiste superiore a 1,8 mcg/dl, valuterei un approfondimento.

Gregorio Guabello
Endocrinologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001, è dal 2006 specialista in Medicina Interna e, dal 2012, in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo. È esperto di malattie del sistema endocrino: malattie ipotalamo-ipofisarie (adenomi ipofisari, ipopituitarismo), malattie della tiroide (ipotiroidismo, ipertiroidismo, patologia nodulare tiroidea), malattie della ghiandola surrenalica (morbo di Addison, sindrome di Cushing, iperaldosteronismo, iperandrogenismo), malattie del testicolo e dell’ovaio (ipogonadismo maschile, amenorrea). Campi di particolare interesse clinico e scientifico sono la patologia osteo-metabolica (osteoporosi post-menopausale, osteoporosi senile, osteoporosi secondaria, morbo di Paget osseo) e la disfunzione della funzione tiroidea in corso di gravidanza. È in servizio presso l’Ospedale San Raffaele e l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano ed esercita privatamente. Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è firmatario di pubblicazioni scientifiche.

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