DOMANDA
Sono una donna di quasi 40 anni alla sua 6° gravidanza. Sono preoccupata perché nel referto del ginecologo (visita ed eco effettuata a 17 + 2 settimane) c'è scritto che la mia placenta risulta bassa e che il lembo placentare risulta inferiore allo OUI. Avrei bisogno di delucidazioni al riguardo e se esiste una remota possibilità che la placenta possa risalire nel corso della gravidanza o nel peggiore dei casi che diventi previa.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
La posizione di una placenta in corso della 18esima settimana è ovviamente in evoluzione, e può tranquillamente capitare che essa migri verso l’alto, fatto più frequente, o verso il basso, diventando previa (un caso ogni 200 circa). Se la placenta diventa previa marginale può dare luogo a sanguinamenti in corso di gravidanza o di travaglio, ma è quasi sempre possibile un parto vaginale, anche perché la testa del feto comprime il bordo probabilisticamente sanguinante della placenta e lo tiene tamponato. Diverso è il problema della placenta previa centrale, che ricopre cioè l’orifizio uterino. Ciò può dare anche gravi emorragie, è una condizione che va attentamente monitorata e può richiedere talora un ricovero per meglio individuare il timing del parto, che è praticamente sempre chirurgico.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.