Rapporti a distanza di 24 ore per migliorare le probabilità di gravidanza

DOMANDA

Ho 30 anni; a settembre ho subito un intervento di conizzazione per Hpv persistente e ora con il mio compagno stiamo cercando di avere un figlio. Il primo tentativo non è andato a buon fine ora stiamo provando per la seconda volta, e nel frattempo mi sono confrontata con delle amiche e mi hanno detto che nei giorni fertili non devo provarci tutti i giorni, ma far passare almeno 24 ore prima di riavere un rapporto: è vero?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Vorrei comprendere cosa significa che il primo tentativo non è andato a buon fine. Se questo vuol dire che ha avuto un aborto spontaneo, ciò fa parte del gioco delle probabilità e interessa almeno il 15-20% delle gravidanze entro il terzo mese. Se invece ci fosse stato un aborto spontaneo in epoca più avanzata (ma non credo dati i tempi che sono stati indicati), questo potrebbe avere molte cause, ma potrebbe anche essere stato influenzato dal trauma chirurgico legato alla conizzazione, in relazione alla tecnica utilizzata (ansa diatermica e laser sono meno traumatizzanti della conizzazione a lama fredda). Se invece le sue affermazioni significano che sono passati uno o più mesi di ricerca della gravidanza senza risultato, occorre tener presente che restare incinta è un gioco di probabilità, influenzato da molti fattori gran parte dei quali ci sono certamente sconosciuti. Se una gravidanza non viene dopo un anno di ricerca sistematica, è opportuno rivolgersi a un centro per la fecondazione assistita per gli adeguati consigli. Rispetto al ritmo ottimale dei rapporti sessuali per ottenere una gravidanza, si ricorda che, in realtà, la produzione degli spermatozoi all’interno degli organi genitali maschili avviene in modo continuo. Va però considerata la quantità degli spermatozoi maturi che i testicoli riescono a produrre nell’arco delle 24 ore (di solito 100-200 milioni al giorno), e va considerato anche il rapporto tra la quantità degli spermatozoi immessi in vagina durante una singola eiaculazione e la probabilità di questi di incontrare l’ovocita, probabilità tanto più elevata quanto più elevato è il numero degli spermatozoi, che in vagina e più su incontrano una serie di ostacoli meccanici e biochimici che li demoltiplicano in modo drammatico. Per tutto questo qualcuno consiglia di far passare 24 ore tra un rapporto e l’altro, se si cerca una gravidanza, ma non conviene mai superare un periodo di 3-4 giorni dopo il quale gli spermatozoi presenti vanno in disfacimento e vengono riassorbiti dai dotti deferenti.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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