Osteopatia nel trattameno di un blocco al sacro

DOMANDA

Sono in cura da un osteopata che mi ha detto di aver riscontrato un "blocco" dell'osso sacro (credo di aver ben interpretato); sono alla terza seduta il fastidio di confusione alla testa che avvertivo comincia a diminuire, ma il dolore a livello della bassa schiena e dei glutei rimane: mi chiedo se è solo che, come credo, 3 sedute siano troppo poche per poter risolvere il problema.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

L'osteopatia opera sulle disfunzioni. Il blocco al sacro limita in modo rilevante la funzionalità globale dell'organismo. Le sedute effettuate dall'osteopata non sono mai molte perché hanno come obbiettivo di ripristinare una funzione che poi in modo autonomo il corpo recupera nel tempo. Tuttavia ogni paziente presenta storie differenti che si traducono in strategie muscolo-scheletriche con più o meno compensi che si sono "stratificati "nel tempo. Di norma più i compensi sono vecchi più l'intervento di ripristino funzionale risulta complesso e richiede più tempo, viceversa se il trauma o il compenso si è sviluppato in poco tempo (2-3 mesi) sicuramente la risoluzione è più rapida. Nel caso specifico l'osteopata, dopo aver fatto una previsione di massima, a fronte dell'esito ottenuto deciderà di prolungare la cura fino al raggiungimento del risultato finale.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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