DOMANDA
La mia seconda bimba ha 7 mesi e dalla nascita è nutrita con latte in formula liquido; dato che avevo visto farlo anche in ospedale ho sempre scaldato il latte nel microonde, ma per caso sul web ho letto cose veramente sconcertanti: è vero che modifica il latte che diventa cancerogeno?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Non c'è nulla che dimostri che il microonde alteri gli alimenti in modo dannoso, né tantomeno che li renda cancerogeni. Le microonde aumentano il movimento delle molecole d'acqua contenute nei cibi, provocando una maggior produzione di calore. Più alto è il contenuto d'acqua di un alimento, più è rapido il riscaldamento (mentre il contenitore, solido, rimane più freddo e si scalda solo dopo, per il normale meccanismo di convezione). L'unico vero rischio del microonde è quello di non controllare bene il calore e di avere un cibo molto più caldo del previsto. Inoltre, il riscaldamento eccessivo o troppo rapido può portare alla distruzione di alcune molecole termosensibili, come alcune vitamine, con il risultato di renderle inattive. Con un'alimentazione esclusiva al biberon è consigliabile scaldare il latte a bagnomaria con acqua appena calda.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.