DOMANDA
Sono la mamma di un ragazzino di 12 anni. Durante un suo esperimento che ha letto su una rivista, a mia insaputa ha fatto sciogliere 250 g di piombi in un pentolino ed è rimasto in un luogo non areato (in cucina con finestre chiuse) per circa 50 minuti. Sono molto preoccupata anche se al momento non manifesta nessun sintomo da intossicazione. Che rischi corre? Cosa mi consiglia di fare?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo
Vorrei tranquillizzarla dicendole che le problematiche legate a esposizioni di mettali pesanti si hanno per periodi prolungati nel tempo, quindi se suo figlio non ha manifestato fenomeni acuti difficilmente avrà problematiche legate a tale esposizione. Se proprio vorrà fare qualche esame di controllo può effettuare un radiogramma standard del torace. Sconsiglio tuttavia ulteriori esposizioni senza le dovute precauzioni (mascherina).
Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.