DOMANDA
Abbiamo un bimbo di 14 mesi e vorremmo fare qualche giorno in montagna, ma c'è il passo da fare che supera i 2.000 metri: ci sono problemi o possiamo portare il bimbo per un paio di giorni?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Non c'è alcun problema a portare il bimbo in montagna, anche oltre i 2.000 metri. Dove ci sono insediamenti umani, ci sono bambini: possiamo portare a qualsiasi latitudine, longitudine e altitudine abitata anche i nostri bambini, fortunati abitanti di una zona a clima temperato. Ovviamente, con le dovute precauzioni di buon senso e di attenzione alle loro esigenze. Mangiare o dormire fuori dal loro orario abituale, cambiare i loro riferimenti ambientali (diverso lettino o diversa cameretta) possono renderli più nervosi, più del clima differente.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.