HPV e possibilità di trasmissione non sessuale

DOMANDA

Circa un mese fa mi hanno bruciato un condiloma acuminato che avevo sull'asta del pene. Il dermatologo mi ha detto che potevo averlo contratto, oltre che per via sessuale, in palestra, piscina, sauna o bagni pubblici. La mia ragazza ha fatto tutti i controlli necessari. La ginecologa una volta appurato che la mia compagna non ha contratto l'HPV ha detto che io ho preso per forza questo virus da un'altra ragazza. Io non ho avuto altre ragazze oltre a lei con la quale sto da molti anni. C'è una spiegazione a tutto ciò? Documentandomi ho saputo che la probabilità di trasmissione non sessuale è molto bassa e per questo motivo la mia ragazza fatica a credermi. Inoltre come devo comportarmi in casa? Rischio di infettare i miei famigliari pur non avendo più condilomi?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

In effetti la probabilità di trasmissione non sessuale dei condilomi è bassa, ma esiste, anche se si tratta di una infezione poco infettiva. La possibilità di trasmettere a famigliari o conviventi il virus è pressoché nulla, per cui non vanno attivate precauzioni particolari. L’unica precauzione è un controllo accurato della situazione locale perché, talvolta, i condilomi recidivano. Quanto al fatto che la sua ragazza non abbia HPV (ve ne sono almeno 150 tipi) è tutto da discutere: potrebbe essere vero, ma anche potrebbe essere semplicemente che gli esami fatti non l’hanno evidenziato o che gli esami oggi disponibili non sono in grado di svelarlo. Resta il fatto, però, che almeno qualche contatto con il pene portatore di condiloma dovrebbe averlo avuto. È pur vero che le capacità di difesa attivano molto spesso lo shedding delle cellule infettate dal virus, fino a quando il sistema immunitario è capace di farlo. Ricordo inoltre che i dati della letteratura affermano che dopo alcuni mesi di rapporti è pressoché impossibile che pene e vagina non abbiamo qualche tipo di HPV.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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