DOMANDA
La mia bimba di quasi 4 mesi è stata finora allattata al seno. Dovendo tornare al lavoro è una settimana che mi tiro il latte per congelarlo e lasciarlo a mia mamma da darle con il biberon. Avevo dato per scontato che non avrebbe avuto problemi a prenderlo perché quando era molto piccola (2 sett) l'aveva preso tranquillamente per 1 settimana e in più all'inizio di febbraio le avevo dato un biberon di latte artificiale senza problemi. Invece l'altro giorno mia mamma leha offerto il biberon, ma non c'è stato verso di farglielo prendere: fa qualche ciucciata e poi comincia a piangere disperata appena glielo si avvicina. Ho provato con il mio latte scongelato, con il mio latte appena tirato e anche con quello artificiale, ho cambiato 3 biberon, ma niente da fare.
Il fatto è che lei mangia alle 7 del mattino e poi dovrebbe mangiare alle 11, mentre io arrivo verso le 12:15 e posso allattarla solo a quell'ora. Cosa mi consiglia di fare? La allatto io quando arrivo? E se capita che devo tardare come farle prendere il biberon?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Il rifiuto del biberon in un bimbo ben allattato al seno è del tutto normale. Quale bambino vorrebbe lasciare qualcosa di così caldo e accogliente come il seno materno per una bottiglia di plastica e una tettarella di gomma? A pochi giorni di vita è paradossalmente più facile: il neonato non ha ancora la capacità di farsi valere come a 4 mesi. Se la madre deve rientrare al lavoro non ci sono molte alternative: o il piccolo accetta il biberon oppure accetta di digiunare fino al rientro della madre. Mi pare che sua figlia abbia già scelto. Dal punto di vista della sua salute, attendere un’ora o anche di più prima della poppata non è un grave problema: soprattutto se è ben cresciuta è tranquillamente in grado di farlo senza danni alla salute. Non insisterei con il biberon, almeno fino a quando il latte materno c’è, e rimanderei la soluzione del problema a quando questo dovesse scarseggiare (e non è detto che ciò accada). Eventualmente, ma solo dopo i 6 mesi, si può provare a proporre al piccolo qualche alimento più consistente e diverso dal latte dato con il cucchiaino, come pappe o frutta. A volte lo accettano meglio del biberon.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.