Rischi dopo interruzione di un aborto medico

DOMANDA

La mia ragazza, dopo una lunga e sofferta discussione, ha pensato di abortire. Fatta la prima somministrazione di mifepristone le è stato consigliato di passare all'aborto chirurgico. A questo punto però lei ha deciso di continuare la gravidanza (non essendo l'aborto andato a termine con la sola prima somministrazione). Potranno esserci problemi fisici per il nascituro?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Il mifepristone, conosciuto comunemente come RU-486, è un famaco antiprogestinico atto, a dosi adeguate, a interrompere una gravidanza. Per questo viene usato in varie parti del mondo sia per interrompere in modo medico una gravidanza in fase precoce, per esempio per un aborto volontario, sia per interrompere in modo medico una gravidanza in fase avanzata, quando vi siano precise indicazioni, come per esempio per la morte fetale in utero. In Italia questo farmaco è autorizzato solo per l'uso nelle precedure di aborto medico in associazione con il misoprostolo, in fase precoce entro la settima settimana di gravidanza, con un ricovero consigliato di 3 giorni. La sospensione della procedura in itinere, cioè dopo avere iniziata l'assunzione del mifepristone, e la contemporanea decisione di continuare la gravidanza fino al termine, purtroppo si possono accompagnare a rare ma possibili malformazioni nel neonato (esempio: sirenomelia, malformazione agli arti). Più dimostrata è invece la capacità malformativa a vari livelli dell'altro farmaco usato per l'induzione dell'aborto medico, il misoprostolo.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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