DOMANDA
Gentile dottoressa, il mio bimbo ha morso inverso grado 3,5-4,00. Ho fatto dei seminari di osteopatia che sconsigliavamo l'uso di apparecchi ortodontici nei bimbi perché alterano la struttura scheletrica (scoliosi, emicranie...) Lei cosa ne pensa? Grazie.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Il morso inverso o terza classe è sicuramente una delle problematiche ortodontiche più complesse,spesso di difficile soluzione. Gli apparecchi ortodontici danno delle stimolazioni importanti dal punto di vista biomeccanico a livello dell'apparato stomatognatico che si ripercuotono inevitabilmente su tutta la struttura. Se il caso lo richiede (cioè quando le condizioni in atto non sono compatibili con la buona funzione della bocca) è possibile intervenire anche in età precoce con l'apparecchio; in parallelo assolutamente consigliato il monitoraggio effettuato dall'osteopata.
Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.