Spesso se ne accorgono gli altri prima di noi, eppure i sintomi ci sono e si possono individuare con semplicità.
In Italia, sono 7 milioni le persone che non ci sentono bene e ogni giorno, secondo i dati del Ministero della Salute resi noti in occasione della Giornata mondiale della sordità, 30 visite audiologiche si concludono con una diagnosi di ipoacusia più o meno importante. E non si tratta di un problema esclusivo della terza età: più del 40 per cento delle persone colpite ha tra i 60 e i 69 anni, ma i primi sintomi possono emergere già intorno ai 45 anni.
Scusa, puoi ripetere?
Le avvisaglie di una diminuzione delle capacità uditive si hanno quando, per esempio, gli altri ci fanno notare che il volume della nostra televisione o della radio è eccessivamente alto. Oppure, se cominciamo noi stessi a chiedere troppo spesso agli altri di ripetere quanto detto o di parlare più lentamente. O, ancora, siamo noi che alziamo la voce perché non riusciamo più a sentirla bene.
A che cosa bisogna fare attenzione
I sintomi di un inizio di sordità, che può essere mono o bilaterale, cioè da una o da entrambe le orecchie, sono diversi a seconda della causa scatenante.
La sensazione di avere un udito ovattato può essere dovuta a un banale problema “meccanico”, il classico tappo di cerume che impedisce a suoni e rumori di arrivare in modo adeguato. In questo caso può essere presente anche dolore lieve, dovuto soprattutto alla pressione, e la rimozione del tappo risolve il problema.
Anche un’eccessiva sensibilità ai rumori può indicare un deficit uditivo così come sentire suoni inesistenti, per esempio ronzii, sibili o fischi, in sottofondo. Provare vertigini, frequenti mal di testa o una sensazione di pressione auricolare sono altri sintomi da non sottovalutare.
Questione di decibel
Perdere l'udito con l'avanzare dell'età è un fattore fisiologico e l'entità del problema ha comunque una componente genetica. Che cosa invece provoca la sordità lieve, media o più grave nei giovani?
Uno studio francese condotto tra gli adolescenti mette sotto accusa la musica ascoltata in cuffia o con gli auricolari. Secondo questa ricerca, basterebbe una sola ora di ascolto a un volume pari o superiore ai 100 decibel per causare l'acufene - il costante fischio o rumore di schiocco nelle orecchie) o addirittura la sordità.
È possibile prevenire?
Uno stile di vita corretto resta sempre un consiglio di buon senso, ma prevenire i deficit uditivi non è possibile poiché sono davvero numerose le cause che li possono determinare: dallo stress ai disturbi legati alla circolazione cardiovascolare, fino al diabete.
Ripetute infiammazioni alle orecchie, per esempio otiti importanti, e persino le tonsilliti a lungo andare possono ledere la funzione uditiva. Quando invece la sordità insorge in modo improvviso dopo un trauma, se si è reduci da un viaggio aereo o se si sono fatte immersioni subacquee, è bene segnalarlo al medico o, meglio, al personale del Pronto soccorso.